venerdì 24 febbraio 2012

Buona Luna stregatta a tutti ...


Psssss.........
stanotte abbiamo
tutti un buon motivo
per starcene con il naso all'insù
...
buonissima notte poco lunatica
e molto stregatta
a tutti
.......

mercoledì 22 febbraio 2012

Focaccia alla londinese..voglia di partire

La mia permanenza in Salento si è prolungata, colpa di interviste ancora da finire per la tesi e documenti in genere. In questo periodo la tesi mi sta sfiancando, non riesco a trovare un po' di tempo per me, per rilassarmi, leggere qualche libro, disegnare e men che meno dipingere. Lo stress più si va avanti più si fa sentire, la mia gatta perfida dorme placida e sonnecchia, il libro che mi sono fatta prestare da bussola il linguaggio segreto dei fiori sta praticamente appassendo sul mio comodino, la mia valigia sta mezza vuota e non vede l'ora di venire riempita, non so perché ma viaggiare in qualche assurdo modo mi tranquillizza, probabilmente per l'idea del cambiamento che si porta con sé..e intanto stasera progetto un viaggio londinese da Salia appena mi libero da un po' di impegni e che ne so magari poi giacché da Lynn e Peter a Liverpool ..bisogna che ci pensi  un po' ed essere una frana con l'inglese in serate come queste  poco mi importa  :)


Ingredienti:

farina mista 00 e di semola di grano duro
1 panetto di lievito di birra
1 cucc.no di zucchero
1 patata lessa schiacciata
olio extravergine d'oliva
pancetta affumicata a tocchetti 
rosmarino
timo
 salvia
olive verdi
capperi
sale qb

Procedete come per la pizza, io ho due abitudini quando faccio le pizze: la prima non pesare mai le cose, vado ad occhio o a terrine mi regolo meglio, per questo non ho messo il peso della farina e la seconda di utilizzare un mix di farina in questo caso 00 e di semola di grano duro che rende la focaccia una volta cotta molto più croccante e friabile all'interno. Mettete a lievitare in un posto caldo caldo la pasta con il lievito diluito in acqua non calda ma tiepida e un cucchiaino di zucchero. Passate almeno due o tre ore, prendete la pasta e unite la patata lessa frantumata, cercando di lavorare bene la pasta con l'olio extravergine d'oliva. Amalgamate poi la pasta già lavorate con i tocchetti di pancetta, olive capperi ed odori, infornate in forno già ben caldo, 7° posizione per una quindicina di minuti.

martedì 21 febbraio 2012

Spuma d'arancia.... notti stellate

Il tempo non è dei migliori. Mi sono fermata ancora un po' nel mio caro pezzo di Salento la mia tesi penso si allunghi di notte, non faccio in tempo a finire una cosa che ne escono altre tre. Dalla terra dove il sole ti bacia il piccolo paese pare diventato la terra dove l'acqua ti annaffia. Il cielo è grigio e da due giorni borbotta e scarica il suo malcontento, avrà anche lui qualche malanno di stagione.
Nella mia camera ho una finestra grande rispetto a quella della mia microcasetta romana e quando fa notte e fatico a prender sonno, a volte la apro per guardare quel cielo che sembra di velluto blu.  La mia perfida gatta nera si sveglia pure lei e si mette col naso alla finestra a godersi lo spettacolo della notte stellata. A volte la notte è buia, tutta scura come quella di ieri e succede perché la luna  ha badato di coprire bene le sue stelle con il largo foulard che tiene a portata di mano in modo che non si spaventino e non abbiano troppo freddo . Così quando succede so che le stelle anche se non si vedono stanno là sotto a godersi il calduccio e il profumo di quella seta scura e profumata e bisogna aspettare la sera successiva per vederle...ma visto che a volte io proprio non riesco ad aspettare ci faccio un dolce e lo riempio di stelle lucenti zuccherate....



Ingredienti
1 bicchiere  di succo d'arancia
mezzo di acqua
due cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di frumina
scorza grattugiata di limone e arancia
biscotti integrali
e per l'inzuppo:
succo d'ananas o limoncello

Mettere su un pentolino il succo con il mezzo bicchiere di acqua, aggiungere lo zucchero a vostro piacimento i di norma ne ho messi due ma potete aggiungere e togliere regolandovi dalla dolcezza del succo d'arancia, aggiungere la frumina  e la scorza grattugiata di limone e arancia biologiche.
Tenere sul fuoco e rimestare sul fondo con una  metà d'arancia infilzata alla forchetta finché non inizia ad addensarsi. Disporre in due ciotole da dessert dei biscotti inzuppati con il limoncello se per i grandi, con succo d'ananas per i piccoli e ornare con scorzette candite d'arancia.

con questa ricetta partecipo a:




domenica 12 febbraio 2012

Orecchiette alle cime di rapa....questione di scelte

Nel resto d'Italia nevica. A Roma nevica. Ora, per una come me che è nata a trenta metri dal mare e la neve non la vede praticamente mai, immaginate quale può essere la reazione di contentezza che mi piglia nel momento in cui la punta del mio naso si fa rossa rossa a forza di stare all'insù per non perdersi neanche un fiocco di neve. Nel 1985 a Roma c'ero, tengo ancora le foto fatte nel cortile del palazzo tutto innevato: io nanerottola in braccio a mia sorella che sembrava una sciatrice professionista.
Eppure Ale il mio vicino di casa mi aveva persino avvertito che forse nevicava di stare attenta. Ho preso il treno per il andare in  Salento in fretta  e in furia, portandomi dietro la mia tenera e  un poco perfida gatta. Ho preparato la valigia mettendoci quattro cose per lo più libri e lasciato sul porticato stesi ad asciugare vestiti  e biancheria, la mia piccola edera e i bulbi di narcisi e giacinti fioriti.. Ho pensato di non sistemarli al riparo sotto la mensola, non curandomene troppo perché pensavo di ritornare di lì ad una settimana, in realtà le cose sono andate diversamente da come avevo preventivato e nell'ordine:
1. a Roma ha nevicato come non mai ,
2. sono passati otto giorni e io sto ancora qui nella terra dove il sole ti bacia,
3. io come al solito la neve non l'ho vista,
ora considerando che 
le mollette che uso per stendere i panni le devo cambiare perché sono tutte mezze squinternate,
il  vaso dell'edera e quello dei narcisi e giacinti stanno praticamente all'aria aperta..
si accettano scommesse sulla possibilità di trovare la mia biancheria ancora lì salva ma ghiacciata e le mie piantine ancora vive ad aspettarmi. 
Questa ricetta nasce quindi dalla consapevolezza che a volte faccio delle scelte come dire, dimostrando di non essere proprio una cima...;)


Ingredienti:

orecchiette fresche
cime di rapa
aglio
olio extra vergine d'oliva
capperi 
peperoncino
1 alice
sale qb

Pulire le rape e lessarle, scolarle con la schiumarola quando sono al  dente, riporle metà in un piatto e metà farle saltare in padella con un soffritto di aglio peperoncino, olio extravergine d'oliva ,capperi e un'alice o più ( a seconda del gusto) .  Nell'acqua di cottura delle rape cuocere le orecchiette e calare nell'acqua le cime di rape avanzate, scolare e far mantecare in padella.

lunedì 6 febbraio 2012

Ricetta antica di taralli ....e di Alice che gira il mondo

Sono tornata da poco  in Salento, io e la mia gatta nera ci siamo lasciate alle spalle il colore della neve  su una capitale vestita come una sposa, con diamanti e pendenti di cristallo. Quando ritorno a casa sono contenta, il fuoco del camino acceso, il mio cane, il mio mare. Ho aiutato mio padre a mettere ordine tra i vecchi ricordi chiusi nel baule di nonna e mi sono imbattuta in un plico di sue ricette scritte a mano legate insieme con un nastro di raso rosso. Così mi cimento con la ricetta dei taralli .
Il tarallo salentino è meravigliosamente grande, come una ruota; da bambina pensavo che l'avrei potuto portare a mare per usarlo come ciambella. 
La piccola Alice riempie quando arriva la mia casa, è figlia della mia bella cugina Cinzia che lavora a Bari e che come una raffinata equilibrista riesce a gestire mille cose insieme: il suo lavoro, un trasloco, il nuovo nato. 
Alice la vedi trotterellare per la casa felice con un sorriso che solo basta a far risplendere un paese. 
Ha gli occhi nocciola Alice, quando la fanno arrabbiare li stringe forte, fa il musetto e si mette contro il muro a braccia aperte in alto e grida forte, ma quando la fanno arrabbiare proprio tanto, fa notare il suo disappunto stendendosi per terra. 
Alice è una tosta, sa soffiare come i gatti. Le consegno il tarallo in mano come se fosse un manufatto antico, sussurrandole all'orecchio che è magico. I suoi occhioni lo guardano stupiti, è in silenzio incerta sul da fare, poi lo stringe come un manubrio e  saltella tra una mattonella ed un'altra come una piccola esploratrice, come se stesse scoprendo nuovi mondi.
Tutta concitata viene da me si mette sulle punte e mi sussurra all'orecchio: 
"Fa le magie sai... lo porto a mamma".
Date  un tarallo ad Alice che anche in una stanza riuscirà a girare il mondo.


INGREDIENTI

1kg di farina 
1 bicchiere di olio 
1 cucc.io di sale
semi di finocchio 
1 panetto di lievito
vino qb


Mescolare la farina con  i semi di finocchio e impastarla con il vino bianco intiepidito in cui precedentemente si è sciolto il lievito.
Lavorare bene la pasta ricavando prima dei salsicciotti e poi sistemarli a ciambelline, farle riposare così sistemate per un'oretta almeno.
mettere al fuoco una pentola d'acqua e arrivata ad ebollizione tuffarci i taralli uno per volta. Quando riaffiorano prenderli uno ad uno con la schiumarola e sistemarli in un canovaccio. Infornare poi tutti in forno caldo a 200 ° per una ventina di minuti.