lunedì 23 aprile 2012

Decorazione per torta di fiori brinati e presentazione libro tre fili di lino sottile

Scrivo con la perfida Frida (la mia gatta nera al seguito) spalmata sul mio braccio destro mentre batto velocemente i tasti sul mio micro-computer.
Volevo chiedervi scusa per la mia assenza.
Sono ancora in Salento, sono scesa giù a Pasqua e tra una cosa e l'altra mi sono fermata quasi tutto il mese.
Ritrovo la luce più intensa e una leggerezza maggiore nel camminare sulla banchina del binario, probabilmente per via del capitolo chiuso con l'università.
La mia tesi la porto sempre appresso tipo coperta di Linus, sempre in borsa ( il formato è in A5), nelle mani ogni tanto un formicolio e farfalle nello stomaco, probabilmente per via del fatto che sto cercando lavoro e cercare la tua strada è forse la sfida più grande e tutto quello che mi sta capitando in questo periodo lascia una scia di piccola rilucente magia dietro sè.
Ci sono cose che ti scaldano il cuore come la decorazione di fiori e foglie brinate che è pura poesia  (fiori e foglie  spennellate di albume e poi fatte rotolare nello zucchero e lasciate a riposare in luogo fresco ed arieggiato). Una tavolozza impressionista sulla cassata siciliana che mia madre con amore ha preparato per la mia festa di laurea:



E sì che è una decorazione magica, tant'è che se mangi il fiore d'un tratto nel palato esplode un profumo meraviglioso: ora di menta piperita, ora di narciso, ora di lavanda, ora di fiore di malva...
E sono tanto emozionata perché questo sabato ci sarà la presentazione del mio libro "Tre fili di lino sottile"  edito con Libellula Edizioni. 
Perdonatemi, perciò, per la mia assenza prolungata dal blog e se qualcuno dovesse capitare da queste parti mi farebbe felice se venisse a trovarmi. 


Eccola qui la mia bella locandina, per chi fosse del Salento non può non esserci anche solo per sostenere questa povera blogger emozionata, condivido la locandina con l'augurio per sabato di non fare la figura della foglia di menta piperita brinata 
;D

venerdì 6 aprile 2012

L'insalata delle sette cose.. certe cose non cambiano

Quando ero piccola e arrivava il venerdì santo quello prima della Pasqua eravamo contentissime perché mia nonna preparava la rinomata Insalata delle sette cose come i sette dolori della Vergine e noi bambine ci davamo da fare ad inventarci un ingrediente diverso per arrivare a sette. 
Certe cose non cambiano. 
Non cambia Roma di questo periodo che nei forni trovi la focaccia al formaggio o quella dolce buonissima, non cambia la signora L. del piano di sopra che mi chiama in fretta e furia perché dice vuole essere sicura che non parto prima di aver ricevuto i suoi auguri pasquali, non cambia la barista bionda che poggia l'espressino sul bancone chiamandomi " A passerotta l'espressino sta qua", non cambio io che a poche ore dalla mia partenza ancora ho tutta la valigia da fare con solo la borsa dei libri sistemata.
Ho preparato l'insalata delle sette cose, ligia all'insegnamento matriarcale e c' ho messo, meticolosa, sette diversi ingredienti ,sette direbbe mia nonna come i dolori della vergine e io ci aggiungerei più o meno gli stessi sette di chi sta cercando lavoro...


INGREDIENTI:
:
Insalata riccia,
finocchio,
4 pomodori, 
metà cipollotto fresco,
mais,
mango,
un piattino di strozzapreti preparati con patè di pomodori,
olio evo,
sale marino,
aceto balsamico di Modena

Gli strozzapreti si sono un pò dissacranti ma mi avanzavano dalla sera prima perciò erano perfetti!Tagliare finemente il cipollotto e lasciarlo riposare per almeno 15 minuti in acqua e aceto in modo da alleggerirsi e mischiarlo con tutto il resto, è preferibile se avete gli strozzapreti o altra pasta di unirla all'insalata solo all'ultimo.
Buonissima Pasqua 
:)