Sono tornata da poco in Salento, io e la mia gatta nera ci siamo lasciate alle spalle il colore della neve su una capitale vestita come una sposa, con diamanti e pendenti di cristallo. Quando ritorno a casa sono contenta, il fuoco del camino acceso, il mio cane, il mio mare. Ho aiutato mio padre a mettere ordine tra i vecchi ricordi chiusi nel baule di nonna e mi sono imbattuta in un plico di sue ricette scritte a mano legate insieme con un nastro di raso rosso. Così mi cimento con la ricetta dei taralli .
Il tarallo salentino è meravigliosamente grande, come una ruota; da bambina pensavo che l'avrei potuto portare a mare per usarlo come ciambella.
La piccola Alice riempie quando arriva la mia casa, è figlia della mia bella cugina Cinzia che lavora a Bari e che come una raffinata equilibrista riesce a gestire mille cose insieme: il suo lavoro, un trasloco, il nuovo nato.
Alice la vedi trotterellare per la casa felice con un sorriso che solo basta a far risplendere un paese.
Ha gli occhi nocciola Alice, quando la fanno arrabbiare li stringe forte, fa il musetto e si mette contro il muro a braccia aperte in alto e grida forte, ma quando la fanno arrabbiare proprio tanto, fa notare il suo disappunto stendendosi per terra.
Alice è una tosta, sa soffiare come i gatti. Le consegno il tarallo in mano come se fosse un manufatto antico, sussurrandole all'orecchio che è magico. I suoi occhioni lo guardano stupiti, è in silenzio incerta sul da fare, poi lo stringe come un manubrio e saltella tra una mattonella ed un'altra come una piccola esploratrice, come se stesse scoprendo nuovi mondi.
Tutta concitata viene da me si mette sulle punte e mi sussurra all'orecchio:
"Fa le magie sai... lo porto a mamma".
Date un tarallo ad Alice che anche in una stanza riuscirà a girare il mondo.
INGREDIENTI
1kg di farina
1 bicchiere di olio
1 cucc.io di sale
semi di finocchio
1 panetto di lievito
vino qb
Mescolare la farina con i semi di finocchio e impastarla con il vino bianco intiepidito in cui precedentemente si è sciolto il lievito.
Lavorare bene la pasta ricavando prima dei salsicciotti e poi sistemarli a ciambelline, farle riposare così sistemate per un'oretta almeno.
mettere al fuoco una pentola d'acqua e arrivata ad ebollizione tuffarci i taralli uno per volta. Quando riaffiorano prenderli uno ad uno con la schiumarola e sistemarli in un canovaccio. Infornare poi tutti in forno caldo a 200 ° per una ventina di minuti.
bellissimo post, e bellissima Alice
RispondiElimina@bussola è vero alice è un incanto :)
RispondiEliminache dolce Alice! l'immaginazione dei bimbi non ha limiti :)
RispondiEliminae che buoni i taralli!! prima o poi devo assolutamente provare a farli!
ti seguo e grazie per essere passata dal mio blog!
Giulia
piccolipasticci.blogspot.com
Splendida bimba e splendido testo che rende bene il carattere dolce e pepato di Alice
RispondiEliminaMaremosso
Che bello il tuo post, ricco di affetti, di ricordi e cose buone
RispondiEliminaBrava!!!
Dolcissimo questo post...e questi taralli mi ricordano tanto la mia mamma quando li preparava!
RispondiEliminaMi sono unita ai tuoi lettori con piacere e se ti va passa da me!
Baci!
Sai questa bimba assomiglia un pò sul modo di fare a qualcuno che conosco.
RispondiEliminaAd un'altra bimba, forse leggermente più grande, ma come lei magica e fantasiosa proprio come il nome che porta.
Alice e Babette nel paese delle meraviglie cosa volere di più da un post a mò di favola dal tema " c'era una volta un tarallo"?
Un grande abbraccio a tutte e due.
@artù: grazie mille :D
RispondiElimina@donaflor: ne sono felice, buonissimi i taralli è vero sono pieni di ricordi corro nel tuo blog bacio
@annamaria: grazie davvero, è bello averti conosciuto come babette e sapere che sei qui con me in questa nuova avventura...sssst che rimanga tra noi però, anche la cara mame fa quella un pò più grande, perchè vuole dirsi più matura ma resta sempre una ragazzina tutta fantasia, sogni e piccole magie. Ma te l'ho già detto che ti adoro?bacio :)
devono avere buona tempra.... alle mie piante ho dato asilo politico durante la notte....
RispondiEliminai giacinti resistono alle intemperie se ti può consolare.... almeno per il momento....mentre un ciclamino si sta ricongiungendo con i suoi avi lassù dove il cielo è blu
Che bello ritrovare le vecchie ricette della tradizione! Devo farmi un giro nei cassetti della mia cara nonnina per trovarne qualcuna.
RispondiEliminaAlice è proprio un amore!
Ho capito bene? Sei salentina? Doppio piacere di conoscerti, allora! :-) Sono salentina anch'io, anche se vivo al Nord da molti anni. Ti seguirò con grande simpatia! Passa a trovarmi, ho una rubrica sul mio blog con diverse ricette della nostra terra ;-)
RispondiEliminaun post dolcissimo...grazie per la ricetta..
RispondiEliminaun bacio ad Alice!!
Un salto anche da parte mia che sono pugliese della provincia di Brindisi anche se trasferita a Torino da tempo immemorabile...svolazzavano i dinosauri...pensa te!!
RispondiEliminaOttimi questi taralli che anche mia nonna preparava...quanti ricordi!!
Un bacione
@morena è proprio vero nei cassetti spunta sempre fuori qualcosa
RispondiElimina@lucia siiiii salentina un pò girovaga ma alla fine appena posso torno sempre qua
@enza grazie mille
@mammazan ma che bellooo vicinissime di casa :)